L'INTERVISTA
Erano
le quattro e trenta del mattino. Il sig. Giancarlo Nava ci aveva dato una dritta...
"siamo all'Hotel Principe di Piemonte, incominciate ad andare..." Franco,
Gianni ed io, dopo aver cenato con gli "addetti ai lavori" presso il
Ristorante "Lo Squalo" di Lido di Camaiore aspettiamo la Signora Mazzini nel salottino
dell'albergo ma ... udite, udite, siamo invitati a salire nella suite. Nell'ingressino
della suite "sorpresa!!!" c'era un tavolinetto con sopra tanti regali: dei fiori,
una collanina d'argento con un pendente a forma di lattina di coca-cola, uno di
quei soprammobili che servono per sapere che tempo fa in pietra lavica raffigurante
una dolcissima Shirley Temple e vari doni per festeggiare il suo ritorno alle
scene ed i suoi ventanni di carriera. Sorridente arriva LEI con i suoi ospiti
tra cui ricordo una Lina Volonghi entusiasta della serata. Dopo aver scartato
i doni entriamo tutti in una stanza: delle poltrone, delle sedie attorno ad un
tavolo sul quale erano già pronte le carte da gioco (come si sa Mina è una accanita
giocatrice): Mina insieme ad altre tre persone prende posto attorno al tavolo
e il primo comincia a dare le carte. Nel contempo io (piccolina e in preda all'estasi
contemplo dalla poltrona i movimenti e, con uno sguardo supplichevole chiedo l'intervento
di mio fratello Gianni che capito il momento (se avessimo perso quell'attimo...
Mina non si sarebbe staccata da quel tavolo e...) alzatosi dalla poltrona si avvicina
a Mina , accenna un baciamano e chiede discreto "vuoi lasciare un saluto ai
nostri radioascoltatori ?"; Mina lo guarda per alcuni secondi (davvero
preziosi per noi) cerca qualcuno per farsi sostituire al gioco, e poi ... con
fare elegante ci precede in un'altra stanza. Credevo
entrassimo in un piccolo salotto ed invece ... siamo nella camera da letto e scorgo
appeso ad un'anta dell'armadio "una copia identica" dell'abito confezionato da
Pia Rame identico a quello che indossava per il concerto e Lei, colto sul mio
viso lo stupore mi dice: ... sai è una copia esatta, non si sa mai durante
il concerto avrei potuto averne bisogno?! 
Toglie le scarpe e si "accoccola"
sul letto e con fare divertito, quasi di sfida dice a mio fratello Gianni "vuoi
vedere che indovino con chi devo chiacchierare? e cerca di scorgermi alle
spalle dei miei accompagnatori indicandomi di sedermi accanto a lei sul letto.
Credetemi nella mia mente erano miste le emozioni tra la paura di un flop e l'emozione
di esserle vicina, le domande che mi ero preparate nel caso avessi avuto l'opportunità
di intervistarla erano scritte su di un foglio che ormai era intriso di sudore
per l'emozione ma la parte di me più incosciente si
disse "adesso tocca proprio a te, hai voluto intensamente il tuo sogno
ed ora è qui, devi solo viverlo".Non avrei mai pensato che quel
momento così intenso avrebbe rappresentato poi "l'ultima intervista di Mina o,
come dice Lei, "... sai che è la prima volta che do' un'intervista da vent'anni?
e
di rimando io le rispondo "... e per me è la prima volta che la faccio
".
L'unico
mio cruccio se ripenso a quel momento è stato non avere il coraggio di chiedere
"facciamo una foto ricordo?" perchè in quel momento con quella richiesta
avrei spezzato, "l'incantesimo".
Quando siete con degli amici vi verrebbe mai, mentre chiacchierate in maniera
"strettamente confidenziale", di fermare quel momento dicendo
"facciamo una foto?, certo che no, ed io è quello che ho fatto...

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